Luca Deias

Luca Deias

Portavoce giovani under 30 Manifesto Biella 2030

Creatività, innovazione, sostenibilità: lo sguardo dei giovani per il futuro rigenerativo di Biella

Connessioni, inclusività, impresa, rigenerazione urbana, trasporti, alimentazione. Questi ambiti del tessuto sociale possono rivelarsi tematiche chiave per la rinascita sostenibile del territorio?
Per dar forma a questa riflessione – o, a seconda dei punti di vista, suggestione – formulata da noi giovani biellesi occorre (ri)scoprire quanto emerso dal laboratorio di ideazione e scrittura collettiva per cui sono stato invitato a intervenire. Prima di entrare nel dettaglio del workshop in questione, rivolgo un ringraziamento a coloro che hanno dato voce attiva a noi giovani del territorio: l’Eco di Biella, dedicandoci spazio nel contesto del convegno «Il futuro del Biellese nelle nostre mani», e la Fondazione Cassa di Risparmio Biella, avviando gli incontri di co-progettazione che hanno visto protagonisti una trentina di giovani under 30. Mi farò temporaneamente portavoce del gruppo che ha preso parte a questo lavoro condiviso, ma non solo: lavorando alla Fondazione Pistoletto ho la continua opportunità di conoscere giovani provenienti da tutta la nostra penisola e da ogni parte del mondo, che scelgono di vivere nel (e il) nostro territorio con le residenze artistiche di Unidee Residency Programs o con l’Accademia Unidee. Ma focalizziamoci quindi sul laboratorio: l’anno scorso, da aprile a giugno, noi giovani ci siamo concentrati e confrontati sul futuro del Biellese, sulla scia dell’obiettivo del laboratorio di co-progettazione della Fondazione CRB.
Il valore aggiunto, a mio avviso, è stato in primis la profonda pluralità dei partecipanti: eravamo tutti giovani, però fra noi sconosciuti e provenienti da ambiti professionali o di studi totalmente differenti. Quando si è amici o si ha un legame emotivo con altre persone è più semplice dar forma a processi creativi, ma nonostante la complicata bellezza della nostre diversità ci siamo impegnati collettivamente, in armonia, per un obiettivo comune: il futuro del nostro biellese.
Così, coordinati dalla società di animazione sociale Pares, siamo partiti con l’analisi dei punti di forza del biellese, passando poi a quelli di debolezza. Abbiamo dunque individuato quelle che noi consideravamo le criticità prioritarie del nostro territorio, per poi affrontarle. Non ci siamo infatti limitati a lamentarci, ma siamo passati alla proposta. Il risultato è proprio il «Manifesto Biella 2030», realizzato – impiegando con entusiasmo il nostro tempo libero – in collaborazione con OsservaBiella.
Avendo come riferimento l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, abbiamo elaborato 10 idee per costruire un futuro di sviluppo sostenibile per il territorio biellese, sintetizzate in 10 titoli a tinte sloganistiche: «Biella sostenibile. Costruiamo la città più sostenibile d’Italia», «Le radici della connessione. Facciamo rete sul futuro», «Re-generation. Riusiamo gli spazi pubblici urbani», «Comunità inclusiva. Progettiamo un welfare accessibile per tutti», «Pensa, apprendi applica! Sviluppiamo un sistema glocale della (in)formazione», «Che impresa! Siamo orgogliosi delle eccellenze locali», «Muoviamoci! Forniamo dei servizi di trasporto sostenibili ed efficienti», «L’uomo è ciò che mangia. Promuoviamo stili di vita sani», «Nessuno escluso! Incontriamoci tra cultura e intrattenimento», «Casa dei giovani. Realizziamo la città dei giovani con i giovani».
Come si può constatare, i temi sono differenti, come a testimoniare ulteriormente l’eterogeneità dei partecipanti. Questi dieci punti, per noi, sono fondamentali e rappresentano la sintesi di un lavoro collettivo e soprattutto della nostra visione di futuro. I risultati? Finora, sono stati contrastanti: da una parte, a distanza di quasi un anno dalla presentazione, il nostro manifesto, pur non ponendosi come traguardo progettuale ma come scintilla generativa, non ha avuto l’adeguata risonanza; dall’altra i segnali collaborativi non mancano, come si evince dalla partecipazione al convegno di Città Studi che si è avvalso non solo di un parterre di relatori di assoluta autorevolezza, ma anche di una sala gremita di pubblico, che ha ascoltato con attenzione gli interventi proposti fino alla chiusura della conferenza.
Ora la palla (ri)passa a noi e, naturalmente, anche a voi lettori: siamo pronti e saremmo felici di ascoltare consigli, accogliere suggerimenti, collaborare e confrontarci con chiunque voglia accompagnarci nel percorso progettuale del manifesto. Desideriamo continuare a tessere una rete creativa per vedere nel futuro del biellese un nuovo orizzonte. Facendo squadra, l’obiettivo non sarà più utopia.
Luca Deias
Portavoce giovani under 30 Manifesto Biella 2030